Il 2020 non è stato un anno facile. Non lo è stato per nessuno che si parli di sport o di altro. La crisi pandemica che ha cambiato e stravolto il nostro stile di vita ci ha costretti lontani dal rugby praticato per quasi un anno. Un anno di programmi e progetti che non sono stati finalizzati o non sono potuti partire, di sacrifici per poter tornare un giorno sul campo, ma soprattutto di mancati sorrisi, trasferte, mete e terzi tempi. Ciononostante, ci siamo impegnati per far sentire il nostro sostegno, non in campo questa volta. Non siamo gli unici ad aver sofferto questa crisi e, nei limiti dei nostri mezzi, abbiamo di cercato di aiutare chi più duramente è stato colpito. Da qui l’idea per il nostro Natale e la nostra Epifania solidali. Così abbiamo donato parte del nostro vestiario in magazzino all’UNITALSI di Torre del Greco, alla Fenice Vulcanica e alla Parrocchia S. Anna di Boscotrecase. A noi si è voluto aggiungere con grande solidarietà il nostro sponsor tecnico GIVOVA che ha donato altri capi di abbigliamento. Queste iniziative, come altre da noi attuate durante le varie fasi dell’emergenza, non sono state altro che la naturale conseguenza della nostra voglia di aiutare chi ci sta attorno. Saremmo soltanto degli ipocriti se, a petto gonfio, decantassimo i principi morali del nostro sport se poi non li applicassimo anche al di fuori del campo da gioco e nella vita di tutti i giorni.
Queste le parole del presidente De Dilectis:
“ I giovani risentono molto dell’incertezza, della mancanza dei servizi essenziali, come la scuola e lo sport, i nostri ragazzi ed atleti meritano tutta la nostra attenzione: questa esperienza ha rafforzato il senso del rispetto verso gli altri e il senso di responsabilità personale. L’impegno di molti giovani è stato ed è ammirevole, sono riusciti a fare di un tempo di limitazioni un’occasione di crescita. “